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O mia fedel nemica

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O mia fedel nemica,
tu che struggi il cuor,
che capovolgi il mio animo,
come il mar sbaraglia la silenziosa notte.
O mia fedel nemica,
tu che mi afferri e mi scagli
contro il muro dei miei pensieri,
muori lontana da me.
O solitudine allor,
fuggi da me,
anche io ho un cuor.




 Alessio Mondello - 05/02/2011 17:16:00 [ leggi altri commenti di Alessio Mondello » ]

Carissima Franca,
come hai ben detto le parole tronche all’interno delle mie poesie non sono giustificate da fini metrici, ma ciò non vuol dire che non hanno un loro significato che magari chi legge superficialmente il testo non percepisce. Ebbene, le parole tronche, come in tutta la storia della poesia, hanno tanti significati. Ad esempio possono significare esigenza di completezza o talvolta possono esprimere qualcosa di cui solo l’autore ne è a conoscenza. Infine, ringraziandoti del tuo consiglio, continuerò ad esprimermi come sembra convenevole a me e soprattutto al mio animo!

 Franca Alaimo - 05/02/2011 12:18:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Caro Alessio,ma perché tutte queste parole tronche, alla maniera della poesia ottocentesca? Non sono giustificate nemmeno da esigenze metriche, mi pare. E sono così inadatte alla tua poesia! Non devi mai imitare stili, ma fartene uno tuo e che sia contemporaneo, frutto di un tuo personale lavorio sulla parola. Continua, dunque, a scrivere poesia, ma sii solo te stesso. La poesia, sai, è uno strumento validissimo di autoconoscenza, e, se praticata con sacrificio e tenacia,regala anche la chiave di un linguaggio originale. Ascoltati!

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